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Visualizzazione dei post da agosto, 2019

O pro o contro, nasce da qui l’infelicità.

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Per la necessità di ascoltare la voce che dentro di me, appena 12’enne, mi incitava a mantenermi coerente con il mio sentire, ho iniziato la ribellione. Tante, troppe, regole di falso buonismo ed ingiustizia per conformarmi alla “infelice” socialità mi sono, da subito, risultate strette, inaccettabili, alienanti.  16’enne preferivo la solitudine stimolante dei libri e della musica metal alla parentela ammuffita, all’ipnosi televisiva, alla maggiorparte dei “paninari” firmati ed “incerati” del quartiere. Sarei morta piuttosto di sentirmi l’ammansita “pecora”, parte di quel gregge che rispetta le “regole” nella necessità di approvazione costante, che si riconosce solo nel vestirsi come il gruppo, spenta in ogni propria unicità di sentire ed esprimere, ma si stava comunque insinuando e coltivando la rabbia in questa avversione, così da togliermi la “gioia” dell’esistere, dello sperimentare e godere della Vita che avevo tra le mani. Non era la società e la famiglia ad imporlo (bench