YOGO fermenti yogici

Respira... potresti iniziare a vivere! “ Io respiro, altrimenti sarei già morto ” penserete. In effetti, ad un occhio clinico la maggiorparte degli esseri viventi muniti di Ego è più morta che viva. La considerazione non è affatto pragmatica, ne catastrofista ma semplicemente realista ed alquanto delicata se si pensi che la maggiorparte delle persone vive in “riserva”, cioè al minimo delle proprie capacità e possibilità vitali (e quanto di più comodo?) ma non sembra rendersene conto.  Questo, come la medicina e la scienza moderna continuano a sottolineare ( ma senza indurre troppa attenzione ne cambiamenti rilevanti, sarebbe disfunzionale per l’economia mondiale ), riduce notevolmente la salute media, abbassa le capacità intellettive e le funzionalità mentali, incrementa patologie tra le più note, dalla depressione giovanile agli attacchi di panico,  dalla demenza senile al cancro. Il pensiero, che la maggiorparte degli esseri umani si continui a “ spegnere ” sempre pi

ASANA: il primo incontro con la consapevolezza Spesso mi raggiungono, appena accenno che pratico lo Yoga, convinte affermazioni come “ sono molto rigido, non fa per me ” oppure “ anch’io ho provato lo Yoga ma vista la mia rigidezza evito, mi annoio e basta, non mi piace ”... io sorrido, accolgo con rispetto e rispondo che quando mi avvicinai per la prima volta allo Yoga, ero su un letto d’ospedale e, assicuro, avrei ringraziato ad avere anche solo un decimo della “elasticità” di un occidentale “medio”. Purtroppo, in queste convinzioni, si celano due delle realtà alla base del fallimento della nostra cultura occidentale... una sempre più dilagante rigidità mentale e la comoda accettazione di “regole” silenziose di un sistema che rende schiavizzati dall’ignoranza sotto ogni materia di importanza vitale, soprattutto per ciò che concerne la salute. Sovente, a queste suddette affermazioni, provo a chiedere se si è consci della differenza sostanziale tra un corpo “

La Vita è ...meravigliosa   "La Vita è Meravigliosa", chi mi frequenta sente spesso queste parole.   Le parole sono solo significanti dal contenuto spesso soggettivo ed arbitrario ai quali associamo emozioni, vissuti, esperienze... Per questo diversificato insieme mobile di concetti, fluide sensazioni che si accavallano, sormontano, contrastano e fondono, ognuno di noi ha , verso questa affermazione con la quale ho dato origine al post, una dimensione propria, unica, dalla quale accoglierne la superficie, il "suono", e la profondità.   Ecco, il mio intento è quello di ripagare il dono della Vita, cercando di avvicinare ogni percezione ad ampliarsi per colori, sensazioni, bellezza, stupore, tanto da potersi nuovamente meravigliare dello schiudere dei propri occhi al mattino , del proprio respiro, della magia che ognuno ha dentro ed attorno a Sé... Come? Fondendo la cultura dello Yoga con il riscontro della scienza, sperimentando l'incontro, la